Penso che se stiamo parlando di diritti e dignità, è più che legittimo per una persona la cui vita è solo dolore, sofferenza, disperazione, quando si scontra con l’irreparabile e l’incurabile decidere di non continuare questa vita, che vita non è. E non siamo noi a decidere cosa sia giusto o sbagliato .
Penso che sia scandaloso questo fronte del “no” che invoca il concetto di “sacralità della vita” mostrando una cecità e ottusità inaccettabili, facendo finta di non essere consapevoli che la dignità di ognuno di noi si fonda sulla nostra autonomia. Nessuno può giudicare e quantificare la sofferenza umana. Noi siamo soggetti della nostra vita fino alla fine. L’esistenza dell’individuio e’ molto complessa e la politica sembra non considerare questo e a volte risulta non connessa con il reale.Chi davvero si prende cura di una persona deve anche accettare i desideri di chi gli è accanto. E ascoltare con empatia .L’eutanasia non è omicidio. L’eutanasia è rispettare il dolore infinito, l’inferno che vive una persona e darle la possibilità di sollevarsi da quest’ultimo.