Lunedi’ sera Lucia Esposito giornalista del giornale quotidiano Libero mi ha chiamato per intervistarmi riguardo ad un fenomeno apparentemente in espansione , le mamme over 50 ,dalle statistiche ,sembrano 300 l ‘anno. Sicuramente l ‘età anagrafica della maternità’ si è spostata , le primipare di 40 anni sono molte nel mondo odierno . La donna si prende il permesso di realizzarsi nella professione , sceglie il compagno che ama e verso i 40 anni partorisce il primo figlio e decide di diventare Genitore. A 50 anni e oltre la faccenda a mio avviso é diversa. Il fatto che molte star decidano di farlo, probabilmente accedendo a metodi non più’ naturali considerando l’età , non rappresenta ,a mio avviso , un messaggio di possibilità. A 50 anni una donna e’ in una fase energetica di consolidamento , si avvia alla menopausa , biologicamente e psicologicamente lo spazio per un figlio non lo può’ più’ offrire, senza considerare l’aumento dei rischi per entrambi, che avanzano con l’età. Naturalmente ogni caso e a sé, una donna matura può essere per certi aspetti più’ consapevole psicologicamente e forse affrontare la maternità in maniera differente da una donna di 20 anni. E’ anche vero che la maternità rappresenta uno stravolgimento e un grosso cambiamento e lo dimostrano i casi frequenti di depressione post partum. La maternità , infatti prevede una grande plasticità’ ed elasticita’che forse in età matura non si ha più , dal momento che la personalità’ e’ anche più strutturata. Quello che invece emerge invece , a mio avviso , in certi desideri di maternità’ é l’aspetto narcisistico. La maternità diventa un prolungamento di sé, un rispecchiamenti di sé , laddove si fatica ad accettare allo stesso modo l’eta’ che avanza. Come si interviene e si rincorre la giovinezza a tutti i costi così pure si rincorre un figlio ad ogni costo ed in ogni modo. Questa é l epoca del narcisismo e questo é il male odierno.