Giulia ( nome di fantasia) e’ una ragazza sedicenne dopo aver ingerito un boccone ha cominciato a preoccuparsi eccessivamente per il cibo. Da li’ si sviluppa la preoccupazione ad ingerire molti altri cibi come anche la mamma riferisce molto preoccupata .Questo disturbo si chiama ARFID che per certi aspetti assomiglia all’ anoressia ma da quest’ ultima si differenzia : il Rifiuto del cibo non e’relativo alla preoccupazione eccessiva per il peso ma e’ accompagnato da altri pensieri e preoccupazioni .Quest’ ultime possono essere la paura di soffocare o di avere un’indigestione , la paura delle caratteristiche sensoriali del cibo , come un certo sapore, colore, o piu’spesso della consistenza o più una generica mancanza d’interesse per il cibo. Nel caso di Giulia, affetta da una forma iniziale di ARFID la cura deve essere sia nutrizionale che psicologica. Giulia necessita aiuto nel processo nutritivo ( aumento di peso) e nella gestione dell ‘ansia e dell’emozioni negative che il rifiuto del cibo suscita spesso con grande potenza. Il sostegno va esteso anche ai famigliari che spesso sono coinvolti in questo conflitto dell”adolescente verso il cibo . Non e’ infrequente che il rifiuto del cibo e la negazione di alcuni specifici cibi possa significare uno spostamento di emozioni difficile da digerire o da esprimere Nell’ARFID i ragazzi e le ragazze , diversamente infatti all’ anoressia pure i maschi ne sono colpiti, sono seriamente sottopeso, faticano a crescere , dipendono da supplementi nutrizionali e in particolare manifestano un modo di mangiare , selettivo e apparentemente “capriccioso” ma in realtà’ si tratta di un malessere ben piu’serio.
EMMA COSMA